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Riyadh sta ospitando il World Football Summit 2024
A cura di Cesare Tamborini
In questi gironi Riyadh è la capitale del calcio del Golfo Persico e non solo. Nella città sede di due delle squadre più importanti della Saudi Pro League, Al-Hilal e Al-Nassr, è in corso di svolgimento il “World Football Summit”.
Golfo e non solo
Si tratta di un meeting volto a, come recita il programma, “plasmare il futuro del calcio nella regione del Golfo ed oltre”. A dare ancora maggior credito all’evento, che torna in terra saudita dopo quello dello scorso anno a Jeddah, è la partecipazione di oltre 2.000 accreditati accorsi al “King Abdullah Financial District”. Tra questi spiccano Hammad Albalawi, responsabile della candidatura saudita ad ospitare i Mondiali del 2034, Omar Mugharbel, CEO della Saudi Pro League e Mauricio Macri, ex Presidente della Repubblica Argentina, nonché ex Presidente del Boca Juniors ed attualmente executive chairman della FIFA.
E poi Esteve Calzada, CEO di Al-Hilal, Monika Staab, direttore tecnico del calcio femminile della SAFF, James Bisgrove, CEO dell’Al-Qadsia Club, Javier Tebas, Presidente de LaLiga e Mike Armstrong CMO della Juventus. A questi si aggiungano rappresentanti della UEFA, della SPL, della Serie A ed anche del Manchester United.
Nella due giorni di Riyadh i convenuti stanno toccando una serie di tematiche rilevanti per il presente e per il futuro del mondo del calcio. In particolare, vengono affrontati l’integrazione della tecnologia nel calcio e come coinvolgere, anche grazie ad essa, i tifosi. Inoltre, si discute dello sviluppo del turismo sportivo e la sempre più indispensabile sostenibilità del prodotto calcio. Riflettori puntati anche sul football femminile e sui programmi di sviluppo dei settori giovanili.
Presente e futuro
A conferma dell’importanza dell’evento, sono le parole di Jan Alessie, co-fondatore e direttore di World Football Summit. Alessie afferma come “Il WFS Asia 2024 rappresenti una pietra miliare cruciale nell’evoluzione del business del calcio nella regione del Consiglio di cooperazione del Golfo e oltre”. Dichiarazione al quale aggiunge poi che “Riunendo le voci più influenti del settore a Riyadh, non stiamo solo ospitando un evento: stiamo creando una piattaforma che accelererà il prossimo capitolo della crescita del calcio. Il calibro dei partecipanti e la profondità delle discussioni pianificate riflettono il nostro impegno a promuovere un dialogo e partnership significativi che avranno un impatto sull’intero mondo del calcio”.
Un occhio al 2034…
A fare gli onori di casa è stato il presidente della SAFF Yasser Al-Misehal. Numero uno del calcio saudita che, nel dare il benvenuto agli ospiti, ha sottolineato gli evidenti e significativi progressi che il suo Paese sta compiendo nell’organizzazione di eventi sportivi globali. Appuntamenti che sono sostenuti dal Regno nella sua interezza insieme al Ministero dello Sport ovviamente. Yasser Al-Misehal ha poi evidenziato come il WFS rifletta gli sforzi in atto presso la federazione da lui presieduta. Impegni atti a contribuire al progresso delle imprese legate al calcio al fine di conferire sempre più una posizione globale del football saudita.
Ed a proposito di posizionamento a livello mondiale del calcio saudita, è sicuramente da evidenziare come il WFS cada pochi giorni prima di quello che sarà, calcisticamente parlando, il giorno più importante della storia dell’Arabia Saudita. Il prossimo 11 dicembre, infatti, il Regno vedrà assegnarsi l’organizzazione dei Mondiali del 2034. Coincidenza di date che è suffragata anche da due specifici panel in calendario: “La crescente importanza dell’Arabia Saudita nel mondo del calcio” e “Una nazione, un sogno: Il viaggio verso il successo della candidatura alla Coppa del Mondo FIFA 2034”.
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In apertura il CEO della Saudi Pro League Omar Mugharbel (ultimo a destra) che prende parte all’evento. Foto: World Football Summit X account.