Fuori dal campo
I tentativi di Mancini per portare i sauditi alla Sampdoria
A cura di Cesare Tamborini
Arriveranno prima o poi i sauditi alla Sampdoria? Una domanda che si fanno frequentemente i tifosi blucerchiati, specialmente dopo che sono venuti alla luce due fatti.
Partiamo con il dire che dietro all’ipotesi di una Sampdoria di proprietà saudita c’è niente meno che Roberto Mancini. “Bobby goal” è stato infatti il grande tessitore di una tela che, per due volte, ha potuto portare capitali dell’Arabia Saudita al club genovese.
Primo tentativo
Il primo di questi due episodi è avvenuto circa un anno fa, per l’esattezza nel dicembre del 2023. In quel periodo “il Mancio” era CT della nazionale saudita e si attivò per un incontro in Arabia Saudita tra il numero uno blucerchiato Matteo Manfredi, il suo fido Alessandro Messina ed Andrea Mancini (allora DS del club) da una parte e dall’altra rappresentanti (si vocifera un alto funzionario) del governo di Riyadh. Il viaggio, organizzato per visionare le infrastrutture saudite a margine del Mondiale per Club, ebbe un’appendice proprio riguardo il futuro societario della Samp. Incontro che alla fine non partorì niente di definitivo. Questo poiché la dirigenza doriana era favorevole ad un ingresso di capitali sauditi ma solo con una quota di minoranza, cosa questa non condivisa dalla controparte araba.
Niente da fare
Il secondo meeting è del 2024, precisamente ad aprile. Durante il match tra Sampdoria e Como in tribuna autorità c’erano alcuni potenziali investitori sauditi. Due di loro, narrano le cronache, erano stati addirittura indicati al club dallo stesso Mancini. A giustificare il tutto, nei giorni seguenti si era mosso, su iniziativa saudita, anche uno studio legale italiano che avrebbe contattato il club doriano per visionare i documenti societari. Fatto, questo della consultazione delle carte societarie, però non concretizzatosi. Infatti, alla richiesta della Sampdoria di sottoscrivere un patto di riservatezza, la controparte saudita avrebbe risposto negativamente. La conseguenza fu una nuova fumata nera.
Ora che Mancini non è più CT dei Green Falcons ed il figlio Andrea lavora al Barcellona nello staff del DS Deco, parrebbe molto difficile un ulteriore ritorno di fiamma tra il club blucerchiato ed i sauditi. Ma la recente apparizione in tribuna al Ferraris di Andrea Mancini fa pensare che magari in futuro potrebbe riaccendersi il legame tra Genova e Riyadh via Mancini.
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In apertura Roberto Mancini impegnato nella finale di Coppa dei Campioni del 1992 a Wembley persa contro il Barcellona. Foto: Screenshot @mrmancini10-2025-01-07-at-10-08-00-Instagram.