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Omar Mugharbel, CEO della SPL: “Mercato 2024 silenzioso? Vi spiego tutto io”

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Parla il CEO della SPL

A cura di Cesare Tamborini

Con il mercato ufficialmente chiuso, ha parlato il CEO della Saudi Pro League. Il suo è stato un intervento per spiegare, se così vogliamo dire, il perché la campagna trasferimenti appena conclusa sia stata, come definita da alcuni media, “silenziosa” rispetto a quella del 2023.

Come vi abbiamo detto nel nostro editoriale di qualche giorno fa, lo scorso anno venne speso quasi 1 miliardo di euro per accaparrarsi i vari Neymar, Benzema, Roberto Firmino, Koulibaly, Mahrez e tanti altri. Quest’anno sono stati investiti circa 330360 milioni, il che vuol dire più o meno un terzo di quanto sborsato 12 mesi fa. Gli arrivi più costosi sono stati quelli di Diaby (Al-Ittihad, 60 milioni), Simanak (Al-Nassr, 45 milioni), Toney (Al-Ahli 42 milioni) e l’ex Serie A Cancelo (all’Al-Hilal, 30 milioni). Cifre importanti, non c’è che dire, ma che tutte sommate tra loro sono lontane da quelle di un anno fa.

Karim Benzema, uno degli acquisti più roboanti della scorsa stagione. Foto: official Roshn Saudi League English language X account.

Tirare i remi in barca?

Perché tutto questo? C’è in atto un ridimensionamento della Saudi Pro League? A queste ed altre domande ha risposto Omar Mugharbel, numero uno della lega saudita da gennaio. Il top manager, per sgombrare i dubbi, ha innanzitutto dichiarato che “La SPL rimane ambiziosa come sempre nonostante la silenziosa finestra di mercato da pochi giorni conclusasi”.

Parlando all’Associated Presse, l’amministratore delegato della massima lega calcistica dell’Arabia Saudita ha poi ripetuto quello che è un autentico mantra dalle parti di Riyadh. Ovvero che quanto si è visto finora in SPL “E’ solo all’inizio”. Parole alle quali il manager ha aggiunto che “Ci saranno altri trasferimenti in campo (acquisti di calciatori di nome n.d.r.) ed ulteriori sviluppi fuori dal terreno di gioco”.

Pierre Aubameyang, approdato quest’anno all’Al-Qadsiah. Foto: official Roshn Saudi League English language X account.

Dichiarazione che, anche solamente da sole, potrebbero chiudere qua il cosiddetto “caso Saudi Pro League”, ma alle quali Omar Mugharbel aggiunge altro per articolare maggiormente il suo pensiero. Pensiero che non si basa su idee puramente teoriche, ma che ha fondamento su elementi concreti. Ma, prima di andare a vedere questi fatti concreti, il top manager ha dato una prima lettura in merito al calciomercato appena chiuso. Omar Mugharbel ha evidenziato come “La realtà è che quest’estate ci sono stati molti acquisti, ma forse non quelli che interessano di più ai media”.

La causa principale

Media che, soprattutto alle latitudini anglosassoni, non hanno mancato di, eufemisticamente parlando, far notare che quest’anno la Saudi Pro League non abbia concluso grandi affari. E qui entriamo nella concretezza, quella che accennavamo poco sopra, che riguarda il cambiamento di regolamento sui giocatori stranieri tesserabili. Nuove norme che, come abbiamo visto, hanno influito sugli acquisti. Ovvero il fatto che diverse squadre avessero già pieni gli slot spettanti ai calciatori stranieri e quindi fossero impossibilitate dal tesserarne altri. Slot che, e non è un caso, sono stati interamente utilizzati nell’estate scorsa che ha rappresentato, senza se e senza ma, un unicum realmente irripetibile.

Parla il CEO della SPL

Houssem Aouar, dopo un anno alla Roma, ha firmato per l’Al-Ittihad. Foto: official Roshn Saudi League English language X account.

A giustificare questa problematica riferita agli slot si possono fare due esempi: l’Al-Hilal ha dovuto cedere Delgado al Flamengo per acquistare João Cancelo. L’altro esempio è quello dell’Al-Nassr che per firmare il talento Wesley ha dovuto, stando ai rumors, liberarsi di Alex Telles (approdato al Botafogo). In sostanza, per aggiungere due stranieri alle proprie rose, i due club di cui sopra hanno dovuto vendere altrettanti calciatori non sauditi.

I big sono rimasti

Slot i quali sono stati utilizzati nell’estate 2023 e che tutt’ora sono occupati da quegli stessi giocatori arrivati un anno fa. Un fatto, questo, tutt’altro che secondario. Tant’è che lo stesso CEO afferma che “La maggior parte dei giocatori (stranieri n.d.r.) che sono arrivati in SPL sono ancora qua, il che è un segno positivo di come le cose si stiano muovendo nella giusta direzione”.

N’Golo Kanté, uno dei big rimasti, e l’ex Barça Alex Collado arrivato quest’estate all’Al-Kholood. Foto: official Roshn Saudi League English language X account.

Scorsa stagione che comunque è sempre presa a termine di paragone; ma in concreto, quindi, perché nel 2023 sono arrivati in Arabia Saudita tutte quelle star? La risposta è nelle parole di Omar Mugharbel secondo il quale “La passata stagione abbiamo avuto molte opportunità di ingaggiare giocatori di spicco, sia perché avevamo i posti disponibili nei club stessi (i famosi slot n.d.r.), sia perché c’erano molti calciatori ai quali noi come lega eravamo interessati di ingaggiare”.

Annata appena trascorsa alla quale è dedicata l’ultima battuta da parte del manager: “Credo che quello che siamo riusciti a fare l’anno passato sia stato “aprire” il campionato e creare una proposta attraente per i giocatori di punta”.

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In apertura: Omar Mugharbel, CEO della Saudi Pro League. Foto: official Roshn Saudi League English language X account.

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