Fuori dal campo
Fantascienza o videogioco? Ecco dove correrà la F1
A cura di Cesare Tamborini
Dopo aver potuto vedere i primi rendering, i commenti che più si addicono sono: fantascienza, sembra un videogioco. Sinceramente non ci sono termini più azzeccati per descrivere come sarà il circuito che sorgerà nei prossimi anni a 50 chilometri da Riyad, per la precisione nella nascente città di Qiddiya. A ben vedere anche la parola “circuito”, intesa come la intendiamo oggigiorno, sarebbe da considerarsi riduttiva.
20 piani di curva
Il nuovo impianto, Qiddiya Speed Park Track il nome ufficiale, sarà infatti una sorta di città del motorsport e sarà parte integrante dell’ormai celebre programma di sviluppo Saudi Vision 2030.
Progettato dal numero uno al mondo nel settore, il tedesco Hermann Tilke, con la supervisione dell’ex pilota di F1 Alexander Wurz, il tracciato sarà in grado di abbinare parti tipicamente appartenenti alle piste permanenti con settori invece più strettamente riferibili a circuiti cittadini.
Fin qui, si potrebbe dire, niente di fantascientifico visto che anche l’attuale circuito di Jedda ha alcune di queste peculiarità tecniche. Ma adesso viene il bello; caratteristica principale del futuro speedway sarà la presenza di saliscendi, che produrranno un dislivello totale di ben 108 metri, con la prima curva, già ribattezzata “The Blade”, che si arrampicherà fino ad un’altezza di 70 metri! Il rettilineo principale sarà affiancato dalle montagne russe (le più veloci del mondo), il che fa capire che la pista sarà realmente integrata in una parte della città completamente dedita all’intrattenimento. Il tutto, ricordiamolo, per ospitare non solo la Formula 1 ma anche altre serie motoristiche.
Parola d’ordine intrattenimento
Entertainment che contribuirà a rendere Qiddiya “Vicina al posizionarla come la casa del motorsport globale”, come ha dichiarato Abdullah Aldawood, amministratore delegato di Qiddiya Investment Company. Infatti, il target del mega progetto è quello di circondare la struttura con attrazioni ed eventi adrenalinici di vario genere, capaci di offrire un’esperienza completamente nuova ed in grado di andare al di là delle corse.
E gli spettatori? Dimenticate le classiche tribune, Qiddiya sarà dotata di terrazze panoramiche che avranno lo scopo di assicurare la miglior visuale possibile. In pratica verranno realizzate delle aree di osservazione molto vicine alla pista per offrire un nuovo tipo di “visione” dell’evento agli appassionati. Ma non è finita perché, grazie alla tecnologia, “La versatilità del tracciato garantirà agli spettatori (…) di godere di offerte complementari in loco e di estendere la loro visita oltre l’esperienza di gara” sottolinea Abdullah Aldawood. Amministratore delegato di Qiddiya Investment Company che chiude con un messaggio che, da solo, fa intendere quanto il Paese saudita ci creda in questo progetto: “La nostra visione del circuito va oltre al brivido della corsa, reinventeremo lo sport motoristico così come lo conosciamo adesso”.
Di record in record
Torniamo, nel vero senso del termine, in pista per rimanere ancor più a bocca grazie ad altre “chicche”. La già famosa curva “Blade”, sollevata da terra l’equivalente di un palazzo di 70 piani, sovrasterà un locale di musica dal vivo; oppure possiamo già immaginare quello che i progettisti anticipano, ovvero che alcuni settori della pista attraverseranno quartieri culturali della città o avranno accanto, ad esempio, un parco acquatico, oppure che la tribuna principale sarà la più capiente al mondo.
I lavori per questa meraviglia, che sarà più lunga dei 7 km. di Spa ed avrà 21 curve con punte di 320 km/h di velocità, sono già partiti perché l’obiettivo è quello di aprire i battenti nel 2028 visto che fino all’anno precedente il GP dell’Arabia Saudita sarà ospitato da Jedda. Costo totale? 4 miliardi di dollari!