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Ma c’è anche chi rifiuta
A cura di Stefano Boldrini
C’è anche chi – per fortuna – è capace di dire “No” alle offerte stratosferiche della Saudi League: Leo Messi e Kylian Mbappé. Ovvero: il miglior giocatore degli ultimi vent’anni – senza offesa per Cristiano Ronaldo, ma l’argentino ora è anche campione del mondo – e quello che dovrebbe esserlo da qui ai prossimi dieci. Bella forza, si dirà: uno è ricco anzi straricco; l’altro ha già il conto in banca straripante e potrebbe diventare il calciatore con il portafoglio più gonfio del pianeta – ma in questo caso sarà difficile scalzare la leadership di CR7 -.
Però, almeno in questo caso, il denaro conta fino a un certo punto, o, almeno, non è l’unico elemento cardine della vicenda. Nel “No” di Messi, che ha declinato un’offerta da 400 milioni a stagione da parte dell’Al Hilal, c’è anche una scelta di vita. Proprio così: mai perfettamente inserita nella realtà di Parigi – dicasi Parigi -, la famiglia del fuoriclasse argentino ha tremato all’idea di trasferirsi in Arabia Saudita. Messi ha quindi accettato la proposta dell’Inter Miami dove, per la cronaca, ha già segnato 5 gol in 3 apparizioni. Il business è stato presente in questa scelta, ci mancherebbe: contratto valido fino al 31 dicembre 2025, stipendio importante, affari collaterali tra sponsor e televisioni, la possibilità di diventare uomo immagine del mondiale 2026, organizzato dalla triade Usa-Canada-Messico. Miami è una città dove la famiglia Messi non avrà problemi a divertirsi e dove potrà parlare con una certa facilità lo spagnolo.
Mbappé sta vivendo un’estate particolare. Dopo aver annunciato di non voler prolungare il contratto con il Psg, in scadenza nel 2024, è stato messo fuori rosa dal club parigino. Al Khelaifi, presidente della squadra di proprietà qatariota, ha sfidato la volontà del nuovo allenatore Luis Enrique, contrario all’emarginazione del fuoriclasse francese e sta persino valutando l’ipotesi di escluderlo dalla lista Champions. Anche i sassi sanno che Mbappé ha raggiunto da tempo un’intesa con il Real Madrid: l’ipotesi del suo approdo in Spagna, a costo zero, ha fatto imbestialire i dirigenti del Psg. Kylian ha rifiutato di incontrare i dirigenti dell’Al Hilal, pronti a ricoprirlo d’oro: quattrocento milioni di euro a stagione e trecento al Psg per il cartellino.
Mbappé, che secondo fonti francesi avrebbe concordato con il Real uno stipendio annuale da 26 mln, un premio di 160 mln al momento della firma e la libera gestione dell’immagine, mandando a monte la trattativa con l’Al Hilal ha indispettito ulteriormente il Psg. Denaro per denaro, il francese preferisce quello del Real, il club top del mondo. Come dice Carlo Ancelotti, “c’è il Real e poi c’è il calcio”. Mbappé vuole il Real. Au revoir Arabia.