Editoriale
L’ascesa inarrestabile dell’Al-Ula

A cura di Cesare Tamborini
Al-Ula. Un nome che tutti gli appassionati di calcio saudita devono iniziare a mettersi bene in mente. Questo perché in Arabia Saudita sono sicuri che l’Al-Ula Football Club, questo il nome ufficiale, nel giro di due anni sarà competitivo in Saudi Pro League. Una sicurezza che potrebbe essere ritenuta da qualcuno fin troppo eccessiva, ma, come vedremo, ci sono delle ragioni fondate per credere che invece sia reale.

Il manifesto con il quale la società si congratula per la storica promozione in Saudi League 1st Division. Immagine: The Official X account of #AlUla Club.
Dalle stalle…
L’Al-Ula è un club relativamente recente, visto che è nato ufficialmente nel 1981 con il nome di Wadi Al-Qura. Una società che, fino al 2023, ha sempre vivacchiato nelle serie inferiori del football saudita senza mai uscire dall’anonimato. Dicevamo 2023 perché nel giugno di due anni fa il club è passato sotto il controllo della Royal Commission for Al-‘Ula. Si tratta, in parole povere, di una commissione statale, sotto la direzione del principe ereditario Mohammed bin Salman, facente parte integrante della ormai celebre Saudi Vision 2030.
…alle stelle
Questo fatto ha generato un repentino cambio di rotta in seno alla società. Di fatto privatizzato, perché non più del Ministero dello Sport, il club ha iniziato ad investire cifre importanti nonostante, udite bene, in quel momento disputasse la Saudi Third Division (la quarta serie della gerarchia calcistica saudita). È così arrivato ad Al-Ula il primo acquisto che ha fatto capire come i tempi fossero cambiati; ci riferiamo all’attaccante brasiliano Allan Sousa (attualmente in prestito all’Al-Jubail) prelevato dai danesi dell’Aalborg e stipendiato con 2,5 milioni all’anno. Una cifra incredibile, visto e considerato che stiamo parlando dell’ingaggio garantito da un club della quarta divisione saudita.
Ma non è tutto poiché a stretto giro di boa è stato messo sotto contratto anche il centravanti nigeriano Christian Irobiso (ora in prestito in Romania). Nella stessa estate sono stati acquistati inoltre i sauditi Hamad Al-Juhaim, Ghallab Al-Enezi, Fahad Al-Johani e Muhannad Awadh. Mercato che poi è proseguito anche nella seguente sessione invernale con l’arrivo del capocannoniere della Saudi League 1st Division Ousmane Barry oltre che di Aqeel Baalghyth e Housain Al-Mogahw, entrambi vincitori in carriera della Saudi Pro League.
Promozioni time
I risultati di tali investimenti? Al termine della stagione 2023/2024 arriva la promozione in Second Divison League. Una prima volta per la società blu-nera la quale nell’occasione si toglie anche la soddisfazione di vincere il titolo di campione della Saudi League 3rd Division battendo in finale l’Al-Anwar. Un titolo, questo, che la federazione mette in palio tra le prime 4 classificate (squadre già promosse) dei quattro gironi che compongono il campionato per dare ancora più lustro al torneo. E tra poco, per l’esattezza il 14 aprile, l’Al-Ula giocherà un altro match simile, questa volta contro l’Al-Diraiyah per decretare chi sarà la vincitrice della Second Division League; questo perché il club di Al-Ula e che gioca a Medina, ha già ottenuto la promozione in Saudi League 1st Division.

Ecco come la società annuncia la sfida per il titolo contro l’Al-Diraiyah. Immagine: The Official X account of #AlUla Club.
Una scalata veramente perfetta, fin qui. Due promozioni in due anni, di meglio non si può. Con in bacheca, come detto, il titolo 2023/2024 di campione della Saudi League 3rd Division. Un’ascesa inarrestabile, quindi, per un club che in questa stagione ha dominato il proprio girone vincendolo con 65 punti, frutto di 19 vittorie, 8 pareggi e solo tre KO in 30 parite. Meglio di essa ha fatto solo l’Al-Diraiyah che ha chiuso il proprio girone con ben 75 punti vendendo promossa in larghissimo anticipo.
Al-Diraiyah, sempre tu
Al-Diraiyah che rappresenta non solo l’avversario del match che si giocherà tra quattro giorni, ma anche lo sfidante da tenere d’occhio per la prossima stagione in Saudi League 1st Division. Ma, e forse cosa più importante, anche una società da cui prendere spunto, con i relativi distinguo ovviamente, per programmare il futuro. Paragone che i dirigenti dell’Al-Ula staranno sicuramente facendo anche con altre due società che in breve tempo stanno compiendo passi da gigante. Ci riferiamo all’Al-Qadsiah, che possiamo intendere un p0′ come l’antesignana, e NEOM che a sei giornata dal termine è virtualmente promosso in Saudi Pro League.
Dicevamo programmazione, parola magica verrebbe da dire, che i vertici dell’Al-Ula conoscono e mettono in pratica molto bene. Questo non solo a livello di calciomercato, ma anche accaparrandosi i migliori manager. Un esempio è il CEO Waleed Muath il quale in precedenza ha ricoperto lo stesso ruolo presso niente meno che l’Al-Ahli. CEO che nello scorso mese di dicembre è salito alle cronache anche in Italia per avere stretto una partnership con il Como Calcio atta a connettere la regione di AlUla e quella del lago di Como attraverso iniziative condivise nel calcio e nello scambio culturale.
Al-Ula che quindi è passata nel giro di pochissimi anni dall’anonimato del calcio saudita ad essere sulle prime pagine del football italiano. Ma questo è solo l’inizio…
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Foto in apertura: The Official X account of #AlUla Club.