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Il caso della privatizzazione dell’Al-Diriyah

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A cura di Cesare Tamborini

Leghe inferiori e privatizzazioni. Due parole che sembrano le password per comprendere quanto stia accadendo in questo periodo nel calcio saudita.

Le password

Che l’Arabia Saudita del football stia mettendo nel proprio mirino le serie inferiori lo sappiamo da tempo. Qua su CS vi abbiamo già parlato degli investimenti, non solo a livello finanziario, del Regno per gettare le basi del calcio saudita proprio dal basso. Così come delle privatizzazioni se ne parla da non poco; il governo di Riyadh ha intenzione di coinvolgere capitali privati da investire in società sia della massima serie che della seconda e terza divisione.

La privatizzazione dell'Al-Diriyah.

L’Al-Diriyah Club è stato fondato nel 1976. Foto: screenshot 2024-07-15 at 18-32-47 Saudi Arabian Football Federation – Al Diraiyah.

In questo periodo è salita agli onori della cronaca una società che risponde perfettamente alle due password di cui spora: l’Al-Diriyah Club. Serie inferiori perché il club, della città di Diriyah, è iscritto al gruppo 2 della Second Division League, per intenderci, a grandi linee, l’equivalente della nostra serie C. Privatizzazioni poiché la società madre dell’Al-Diriyah Club, la Diriyah Sports Club, è passata alla Diriyah Gate Development Authority, azienda facente parte del Fondo Pubblico di Investimenti Saudita PIF. Di conseguenza, tirando le somme, l’Al-Diriyah Club è di proprietà del fondo PIF.

È una privatizzazione?

E come si collega questo passaggio societario con il tema delle privatizzazioni? Il precedente proprietario del club era il Ministero dello Sport Saudita, il che spiega, nero su bianco, che si tratti di una privatizzazione. Magari, per noi europei, un po’, come si suole dire, anti litteram visto che PIF è il fondo sovrano del Regno, e non ci parrebbe il classico esempio di scuola di società di soli capitali privati. Ma fatto sta che si tratta, a tutti gli effetti, di una privatizzazione come voluta dal governo. Ed a proposito di esecutivo, il principe ereditario Mohammed bin Salman, che è il Primo Ministro del Paese, in qualità di presidente del Consiglio di amministrazione del fondo PIF ha approvato la nomina del nuovo CdA di Diriyah Sports Club.

L’Al-Ittihad di Karim Benzema è stato privatizzato lo scorso anno passando dal Ministero dello Sport al fondo PIF. Foto: OFFICIAL Facebook page of Karim Benzema.

Una mossa, questa privatizzazione, che rispecchia in pieno quelli che sono gli obiettivi strategici del governo; ovvero dare la possibilità al settore privato, in questo caso impersonificato da Diriyah Gate Development Authority (di fatto PIF), di investire nello sport saudita. Certamente, a livello sportivo si vuole che la squadra, che fa parte di una sorta di polisportiva, diventi competitiva step by step essendo stata scelta dal Ministero per essere privatizzata, non solo per caratteristiche meramente sportive, ma anche per ragioni più strettamente commerciali ed economiche.

Per fare cassa?

Non si tratta, come si potrebbe troppo frettolosamente pensare, di una sorta di dismissione. Il Ministero dello Sport saudita, per parlarci chiaro, non ha nessuna necessità di privatizzare per fare cassa. Piuttosto è un’operazione, che fa seguito a quelle portate a termine lo scorso anno con Al-Ittihad, Al-Nassr, Al-Ahli e Al-Hilal (anch’esse passate dal Ministero dello Sport a PIF) ed a quelle del prossimo futuro, che rientra nel “Progetto di Investimento e privatizzazione dei club sportivi” annunciato dallo stesso Principe ereditario nel mese di giungo dello scorso anno. Progetto che, già da un anno quindi, viaggia a braccetto, guarda caso, con il Centro Nazionale delle Privatizzazioni.

Si vuole fare circolare in Arabia Saudita finanziamenti privati, facendoli arrivare, perché no, anche dall’estero visto che il fine è quello di sviluppare un sistema sportivo, non solo calcistico, che si riesca ad autofinanziarsi. I sauditi hanno bene in testa un calcio che stia in piedi da solo senza la necessità che lo stato, come ha fatto con il faraonico calciomercato del 2023, e come continua comunque a fare anche oggi, lo finanzi in toto.

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In apertura: Mohammed bin Salman, erede al trono e Primo Ministro saudita. Foto: Mohammed bin Salman Al Sa’ud Facebook account.

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