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Promossi e bocciati del primo trimestre di Saudi Pro League
A cura di Cesare Tamborini
È tempo di primi bilanci in Saudi Pro League. Complice l’ultima pausa per la nazionale dell’anno solare, si possono iniziare a tirare le somme di questa parte iniziale di campionato.
Il podio
E la notizia più bella per gli appassionati è che abbiamo un campionato. È sì perché la temuta, sportivamente parlando, fuga per la vittoria dell’Al-Hilal non c’è stata. Non vi è stata perché i campioni in carica della SPL quest’anno devono fronteggiare una concorrenza davvero agguerrita. Non che lo scorso anno non ci fosse, ma siamo alla decima giornata e la seconda in classifica, l’Al-Ittihad, è staccata di un solo punto dalle capoclassifica.
Ma andiamo con ordine. Come detto, l’Al-Hilal sta facendo un percorso quasi perfetto, fatto di 9 vittorie in dieci uscite. L’unica frenata è stata nel derby di Riyadh dove gli uomini allenati da Jorge Jesus hanno pareggiato contro l’Al-Nassr.
Un pareggio, quindi, che ha avuto come effetto di tenere accesa la lotta al vertice. Però, anche per i primi della classe non è tutto ora quel che luccica. Ci riferiamo a Neymar, che ha subito un nuovo stop dopo il timido rientro in campo in due match di Asian Champions League. Brasiliano che, per scelta della società, al momento non è elegibile per il campionato e che, nelle aspirazioni del club, potrebbe rientrarvi alla riapertura delle liste, ovvero a gennaio.
Ma causa nuovo infortunio tutto è ancora aperto, persino una sua dipartita destinazione Santos già a gennaio e venire sostituito da Cristiano Ronaldo che lascerebbe quindi l’Al-Nassr. Fantacalcio? Staremo a vedere.
Come dicevano in apertura, a distanza di un punto dai blu dell’Al-Hilal ci sono i giallo-neri dell’Al-Ittihad i quali sembrano avere le carte in regola per battagliare fino alla fine per la conquista del campionato. Una squadra che è la lontana parente di quella dello scorso anno in cui regnavano polemiche, incomprensioni e risultati mediocri. Quest’anno invece la musica è cambiata, grazie ad un allenatore come Blanc fortemente voluto ed appoggiato da Benzema.
Ex Pallone d’Oro che è tornato a segnare con una buona regolarità e che, anche solo dal “body language”, si vede come sia soddisfatto di fare parte della squadra. Il risultato è che fin qui i campioni della Saudi Pro League nel 2023 hanno vinto 9 match e perso solamente uno, proprio quello contro l’Al-Hilal.
In terza piazza troviamo l’Al-Nassr che da quando ha Stefano Pioli in panchina sta facendo, di fatto, come meglio non si può. Il problema sono i punti persi nelle primissime partite quando sulla panchina sedeva ancora Castro. Punti che pesano su di una classifica che vede l’Al-Nassr staccato di sei lunghezze dalla vetta e di cinque dalla seconda piazza. Comunque, con l’andatura che la squadra sta tenendo viene da credere che, in caso di passo falso di chi la precede, l’Al-Nassr sarà pronta ad approfittarne.
Che soprese!
Appena sotto il podio ci sono, in stretto ordine di classifica, tre graditissime sorprese: Al-Shabab, Al-Qadsiah e Al-Khaleej.
L’Al-Shabab, che lo scorso anno era stata una delle maggiori delusioni, quest’anno sta andando molto bene. Il tecnico Vítor Pereira ha, come si suole dire, trovato la quadra di un gruppo che può contare anche sul nostro Jack Bonaventura, il quale si è fin da subito inserito alla grande nei meccanismi della squadra. Quel che stupisce positivamente è che gli undici non sbaglino le partite che sulla carta sembrano le più semplici, e quindi, come spesso accade nel calcio, le più complicate. Infatti, le ultime tre partire sono state vinte contro con una sicurezza disarmante contro Al-Orobah, Al-Wahda e Al-Kholood.
Sorpresa lo è, ma fino ad un certo punto, l’Al-Qadsiah che, nonostante sia neopromossa, sta facendo quanto ci si aspettasse. Un quinto posto che, se volgiamo essere fiscali, forse va anche un filino stretto per gli uomini allenati dall’ex stella del Real Míchel. Un club che sta dimostrando sul campo che con la giusta programmazione, iniziata già lo scorso anno in Saudi First Divison, i risultati arrivano e se poi ci metti una rosa con nomi quali Aubameyang e Nacho si capisce come il quinto posto sia meritatissimo.
Il titolo di vera sorpresa però ci sentiamo di darlo all’Al-Khaleej che dall’alto di un inaspettato sesto posto può ricordare a tutti di avere pazienza quando le cose vanno male. Ci riferiamo al pessimo inizio di stagione coinciso con tre sconfitte in quattro partite. Risultati che avrebbero fatto tremare la panchina di ogni allenatore, ma non quella del greco Georgios Donis, il quale ha fin da subito goduto della piena fiducia del board. Dopo un inizio da incubo la squadra si è ripresa tant’è che ha fatto registrare quattro vittorie nelle ultime cinque apparizioni. Visto che gli esami non finiscono mai, al rientro dopo la pausa l’Al-Khaleej affronterà Al-Hilal e Al-Qadsiah.
Sveglia!
Per comprendere meglio quanto Al-Shabab, Al-Qadsiah e Al-Khaleej stiano facendo bene è sufficiente scorrere la classifica ed accorgersi che l’Al-Ahli viene dietro. Un qualcosa di quasi inimmaginabile alla vigilia della stagione, visto e considerato che la squadra allenata dal tedesco Jaissle veniva da un terzo posto e vanta una rosa da primi della classe. Ma, come si sa, nel calcio i nomi valgono fino ad un certo punto e quest’anno l’Al-Ahli sembra ver imbroccato la stagione sbagliata. I verdi sono così scivolati fino all’ottavo posto non riuscendo mai ad iniziare il famoso filotto di risultati positivi.
Discorso analogo, anche se con distingui non irrilevanti, va fatto per l’Al-Ettifaq di Gerrard. Nelle primissime giornate sembrava che la squadra allenata dall’ex stella del Liverpool avesse preso la strada giusta, ma dopo poco la musica è cambiata. L’Al-Ettifaq è dodicesimo con una sola vittoria nelle ultime sette apparizioni. Prestazioni che fanno traballare sempre di più la panchina di Gerrard.
Continuiamo questo excursus sulla Saudi Pro League 2024/’25 vedendo cosa stanno facendo le neopromosse. Per quanto riguarda l’Al-Qadsiah abbiamo già detto, ora concentriamoci su Al-Orobah e Al-Kholood. I primi sono in una più che soddisfacente decima piazza guidati dai goal dello spagnolo Tello. Difficile aspettarsi di più dal club, il quale però deve fare attenzione perché nelle ultime cinque partite ha perso quattro volte.
Complicata è invece la situazione dell’Al-Kholood, infatti da poco hanno preso come nuovo tecnico Zekri, “Il mago delle salvezze”. La squadra è quindicesima, appena una piazza sopra alla retrocessione e viene da tre pareggi e due sconfitte nelle ultime cinque. C’è da lavorare per guadagnarsi la permanenza nella massima serie saudita. Così come c’è da rimboccarsi le maniche da parte di Al-Feiha, Al-Wahda e Al-Fateh rispettivamente a sette, sei e cinque punti. Zona retrocessione che risulta essere quindi molto compatta il che vuol dire che con un paio di vittorie la si più salutare.
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In apertura Pierre-Emerick Aubameyang, approdato all’Al-Qadsiah la scorsa estate. Foto: The Official X English Account of #AlQadsiah Saudi Club