All’Arabia Saudita anche la Champions League asiatica

A cura di Cesare Tamborini

L’Arabia Saudita mette a segno un altro colpo nell’organizzazione di grandi eventi sportivi. Nei giorni scorsi, infatti, la Confederazione Calcistica Asiatica (AFC) ha assegnato alla SAFF (la Federcalcio saudita) i diritti di hosting della fase finale della Asian Champions League per le edizioni 2024/’25 e 2025/’26.

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Il perché della scelta

La AFC ha motivato la scelta con le seguenti parole: “La SAFF è stata scelta come sede finale dopo aver valutato i requisiti di infrastruttura e alloggio, nonché tutti gli altri aspetti operativi chiave necessari per organizzare un torneo all’altezza del prestigio e della statura della competizione per club più importante del continente, recentemente rinnovata”.

La Champions League Asiatica parlerà arabo fino al 2029?

L’accordo prevede una sorta di assegnazione provvisoria anche per le successive tre stagioni (fino al 2028/’29) previa verifica, da parte della AFC, della bontà del lavoro svolto dai sauditi nelle due precedenti edizioni, delle eventuali esigenze che si presenteranno di anno in anno oltre che dall’interesse di altre federazioni nell’ospitare l’evento.

La AFC ha recentemente modificato il format della competizione

Il format

A sfidarsi in Asian Champions League saranno 24 quadre del continente suddivise in due gironi da 12 l’uno (orientale e occidentale) con partite in casa ed in trasferta fino agli ottavi di finale. I rimanenti 8 club voleranno in Arabia Saudita per la fase finale che prevede quarti di finale, semifinali e finale in partite secche.

Denaro, tanto denaro

Le due squadre finaliste si divideranno un premio in denaro triplicato rispetto a quello attuale (qui il nostro approfondimento sull’edizione in corso). I vincitori intascheranno così 12 milioni di dollari, gli sconfitti 6 milioni.

Appuntamento quindi al 25 aprile del 2025 per il primo quarto di finale, con rotta sulla finalissima in programma il 4 maggio.