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L’Al-Nassr di CR7 giocherà in Champions League?
A cura di Cesare Tamborini
In queste ore rimbalza dall’Arabia Saudita un’indiscrezione clamorosa, ovvero che l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo potrebbe partecipare alla UEFA Champions League la prossima stagione.
Se oggi fosse il 1º aprile penseremmo al classico scherzo, ma non è così perché, stando a vari rumors, la UEFA starebbe valutando la fattibilità.
L’ingresso nella Champions
Ma come potrebbe un club saudita prendere parte ad una competizione europea, a maggior ragione il maggior torneo al mondo per club? CR7 e compagni verrebbero di fatto “invitati” con la motivazione che la loro squadra è, grazie soprattutto al fenomeno portoghese, uno dei club più popolari al mondo.
Il nuovo format della Champions
L’ingresso dell’Al-Nassr in Champions League avverrebbe, al momento il condizionale è d’obbligo, “approfittando” del fatto che dal 2024-’25 il torneo cambierà radicalmente format. Si passerà da 32 a 36 squadre con una prima fase che si svilupperà in un girone unico, similmente a quanto avviene da tempo nell’Eurolega di basket. Una rivoluzione copernicana, come si suole dire, che sarebbe prodromica alle parti in causa per dare il via libera alla partecipazione del club saudita.
Gli ostacoli
Ovviamente si sono degli ostacoli, formali e non solo, affinché si possa tornare a vedere Cristiano Ronaldo esibirsi sui campi della Champions League. Per primo sicuramente il fatto che la Federcalcio dell’Arabia Saudita, federazione di appartenenza dell’Al-Nassr, è affiliata all’Asian Football Confederation e non alla UEFA. Questo problema potrebbe magari essere “aggirato” optando, come detto sopra, con una “wild card”, una sorta di invito.
Non da meno è la questione che se dovesse entrare l’Al-Nassr dovrebbe essere esclusa una delle 36 squadre che ha già diritto a giocare la Champions League; improponibile sarebbe allargare il format a 37 club, il che vorrebbe dire tenerne uno di riposo per turno.
Altra spina nel fianco è il UEFA Financial Fair Play al quale devono obbligatoriamente soggiacere i club europei; come si concilierebbero i paletti finanziari esistenti con una squadra che, non essendo affiliata alla UEFA, può operare senza i limiti del Fair Play Finanziario?
Le parole di Čeferin
L’argomento “squadre Saudi Pro League in Champions League” non è nuovo. A dire il vero se ne parla da alcuni mesi, da quando i club sauditi hanno iniziato a portare tra le loro fila fuoriclasse dai maggiori campionati europei. A dimostrazione di ciò suonano come una sentenza le parole (qui il nostro approfonidmento), rilasciate in agosto, del Presidente della UEFA Aleksander Čeferin “I club arabi non entreranno mai in Champions League. Questo è un argomento che interessa soprattutto i media, non tanto la comunità calcistica europea. Solo i club europei possono partecipare alla Champions League, all’Europa League e alla Conference League. Solo le Federazioni europee posso candidarsi ad ospitare le finali. Dovremmo cambiare tutte le nostre regole e non abbiamo intenzione di farlo”.
Vedremo quindi se Cristiano Ronaldo potrà o no aumentare il suo record di 140 goal in Champions League che lo fa il miglior bomber nella storia della maggior competizione calcistica per club al mondo.