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Benzema, il pallone è sempre d’oro
A cura di Stefano Boldrini
Dio e denaro, non poteva chiedere di più Karim Benzema alla vita alla soglia dei 36 anni e dopo 14 stagioni trascorse con la maglia del Real Madrid. L’attaccante francese, Pallone d’Oro nel 2022, è un musulmano praticante e dieci giorni fa è andato in pellegrinaggio a la Mecca, consegnando a Instagram e ai 73 milioni di followers che lo seguono le sue emozioni. Con il denaro la questione era stata risolta a giugno, al momento della firma sul contratto che legherà Benzema fino al 2026 all’Ittihad di Gedda, campione in carica della Saudi League, guidato dal portoghese Nuno Espirito Santo: stipendio da duecento milioni l’anno, ai livelli di Cristiano Ronaldo.
In Inghilterra, dove il money è la vera religione, hanno fatto i conti accurati del salario di Benzema: 16.666.666 euro al mese, 4.166.666 la settimana, 595.238 al giorno, 24.801 l’ora, 413 al minuto. Benzema ha preso al volo il treno come avrebbero fatto tutti i mortali, ma nel suo caso c’è qualcosa in più. Karim non ha mai tradito le sue origini algerine. Non ha mai nascosto la sua fede religiosa e il desiderio di poterla vivere in un paese musulmano: l’offertona dell’Ittihad ha chiuso il cerchio. Benzema è stato accolto come Cristiano Ronaldo, forse persino con maggiore affetto: rappresentare anche i valori culturali dell’Arabia Saudita rende Karim l’eroe perfetto della nazione simbolo dell’Islam. Il sogno della dirigenza è quella di creare un giorno l’accoppiata Salah-Benzema, campioni in campo e musulmani nella vita. Aspettando gli eventi, non il francese può lamentarsi per i compagni di squadra che la dirigenza gli ha messo intorno: i centrocampisti Kanté e Fabinho, l’attaccante Joao Filipe Jota. L’Ittihad convince di meno in difesa, reparto in cui il migliore è il centrale egiziano Hegazy, 83 presenze in nazionale. Oggi l’Ittihad debutta in casa dell’Al-Raed, club della città di Buraidah, a metà strada tra il Mar Rosso a Ovest e il Golfo Persino a Est, in pieno deserto. Ad agosto i 45 gradi sono la prassi, ma per Benzema non un problema. Duecento milioni l’anno sono meglio dell’aria condizionata.