Editoriale
Il pagellone del mercato “di consolidamento” della Saudi Pro League
A cura di Cesare Tamborini
Che mercato è stato quello della Saudi Pro League? La domanda se la stanno facendo in tanti, appassionati ed addetti ai lavori. D’altronde il campionato saudita, dopo la stupefacente estate 2023, non è più una lega di nicchia. Bensì è divenuto un torneo che è, come si suole dire, “sulla bocca di tutti”; l’acquisto dei vari Cristiano Ronaldo, Benzema e Neymar, seguiti da tanti altri, ha alimentato senza dubbio questo interesse.
Un’estate fa
Ma torniamo al quesito d’apertura e vediamo di darne una risposta. La campagna trasferimenti che si è chiusa ieri la si potrebbe definire come di consolidamento. Un termine che, a detta nostra, è adeguato a descrivere il mercato messo a segno dalle 18 squadre del massimo campionato saudita. Molti, anche legittimamente, potrebbero dirsi delusi dal fatto che sono mancati i super colpi; per intenderci l’acquisto di autentici top player come l’anno scorso.
La scorsa estate è stata irripetibile, e questo dovremmo tutti rendercene conto. Quando mai si potranno trasferire, quasi contemporaneamente, in una stessa lega tre dei migliori giocatori del mondo? Pur non avendo la palla di vetro, ci sentiamo di dire che sarà estremamente difficile che accadrà ancora, e non solo in SPL. Ebbene, come sappiamo, la scorsa estate questo è accaduto; a dire il vero già a partire da gennaio 2023 (acquisto di CR7) e fino alla chiusura del mercato estivo sono giunti, oltre ai tre campioni sopra citati, tanti altri.
Le regole (dal) 2024
Un qualcosa quindi di irripetibile non solo finanziariamente, ma anche per le opportunità che il mercato ha dato proprio in quelle settimane. Quest’estate invece è stata diversa, per certi tratti molto diversa. La Saudi Pro League, e qui torniamo al termine “consolidamento”, ha deciso, fin dalla scorsa primavera, di darsi nuove regole in merito al tesseramento dei calciatori stranieri. Regole che, al netto dei paletti finanziari e tecnici, hanno sicuramente influito sulla campagna trasferimenti. Ed è così che il mercato chiusosi ieri sera ha generato 330 milioni di euro di spese per acquisire giocatori stranieri, un terzo dell’anno scorso. La classifica dei più costosi è guidata da Diaby (Al-Ittihad, 60 milioni) seguito da Simanak (Al-Nassr, 45 milioni) e da Toney (Al-Ahli 42 milioni); quarto l’ex Serie A Cancelo approdato all’Al-Hilal per 30 milioni.
Le pagelle
Vediamo ora come questa campagna trasferimenti 2024, che possiamo definire “diversa”, ma non per questo deficitaria, ha cambiato, se lo ha fatto, le rose delle principali squadre saudite. Partiamo dai campioni in carica dell’Al-Hilal i quali hanno cominciato a far sul serio solo negli ultimi giorni di trattative. Sono stati ingaggiati João Cancelo, Marcos Leonardo e Moteb Al Harbi. Tre calciatori che vanno a ricoprire altrettanti ruoli nei quali la squadra di Jorge Jesus aveva bisogno, pur avendo già una rosa di altissimo livello. Voto 9,5 e non 10 visto che la perfezione non è di questo mondo.
Voto molto più che positivo (8) per l’Al-Nassr che ha portato a casa Bento, Salem Al Najdi, il talento Wesley e proprio in chiusura di mercato Ângelo Gabriel dal Chelsea e Mohamed Simakan prelevato per 40 milioni Lipsia. La squadra aveva già un roster di livello, da CR7 a Brozović passando per Sadio Mané, e quindi andava puntellata dove serviva. Non dimentichiamoci che la scorsa stagione CR7 e compagni sono stati preceduti solo dai marziani dell’Al-Hilal.
9,5 in pagella anche per l’Al-Ahli. Un solo acquisto di nome, ma che nome: Ivan Toney. Ma non è solo il fatto di aver ingaggiato un calciatore che ha fatto goal a grappoli in Premier a far meritare questo voto altissimo; non dimentichiamoci infatti che l’Al-Ahli era già di fatto certa di aver chiuso per portare tra le proprie fila Osimhen. Ma quando tutto sembrava fatto, l’affare è saltato. E qui arriva il bello; la squadra allenata da Jaissle conclude quattro e quattr’otto con Toney. Un tempismo da primi della classe, chapeau.
Voto altissimo (9) anche per l’Al-Ittihad. Il club dove militano Benzema e Kanté vuole cambiare decisamente registro rispetto all’anno scorso. Sono arrivati Aouar, Muath Faqeehi, Sale Al Sheher e il grande colpo dell’intera SPL: Diaby. 60 milioni il costo del suo cartellino per un giocatore che avrà il compito, non semplice, di contribuire ad un 2024/2025 decisamente diverso dalla stagione passata. Squadra che, a proposito di calciomercato, ha cambiato anche allenatore ingaggiano Laurent Blanc.
In extremis è poi giunto in giallo-nero, direttamente dal Paris Saint Germain, Danilo Pereira oltre all’olandese Bergwijn dall’Ajax. Acquisto, questo, che ha scatenato notevoli polemiche in Olanda, tanto che il selezionatore degli Orange Koeman ha dichiarato che per il neo Al-Ittihad non ci sarà più spazio in nazionale. Serviranno tutti questi acquisti a far dimenticare la passata annata? Il campo dirà se sì; per il momento ci sentiamo di dire che la dirigenza ha agito molto bene.
Che voti per la matricola!
Rasenta la perfezione (9,5) quanto fatto dall’Al-Qadsiah. La squadra neopromossa di proprietà di Aramco ha fatto un mercato eccezionale, ed infatti i risultati delle prime due giornate lo dimostrano. Sono arrivati il capitano del Real Madrid Nacho, Aubameyang, Quiñones, Fernández, Casteels, Nández e Álvarez. Società che aveva tra le mani anche Dybala, salvo poi il dietrofront last minute dell’argentino. Un mercato veramente di primissimo piano per una società che, non dimentichiamolo, fino all’anno scorso era in Serie B e che quindi non può avere ancora quell’appeal che invece hanno altre compagini.
Le altre
7 in pagella per l’Al-Ettifaq. Oltre ad aver trattenuto i migliori, la squadra allenata da Steven Gerrard ha preso, tra gli altri, Marek Rodák dal Fulham, Sekou Fofana (prestito rinnovato) e João Costa dalla Roma. L’Al-Shabab ha acquistato, tra gli altri, Haroune Camara dall’Al-Ittihad, il nostro Jack Bonaventura, la punta Daniel Podence dal Wolverhampton e il difensore brasiliano Robert Renan dallo Zenit San Pietroburgo. La rosa ha però perso Moteb Al Harbi che è passato all’Al-Hilal. Un 7,5 in pagella ci sembra il voto giusto.
7,5 anche per la neopromossa Al-Kholood che ha messo a segno numerosi colpi. Da annoverare tra i nuovi innesti Marcelo Grohe, Álex Collado e Myziane Maolida. Assolutamente non male per una squadra che non ha mai calcato i campi della massima divisone saudita. E l’altra neopromossa Al-Orobah? Continuando ad usare il gergo scolastico si potrebbe darle un 7,5 visto che agli ordini di Alvaro Pacheco sono giunti Al Rashidi dall’Al Riyadh, Al Shuwaysh dall’Al Fayha, il difensore Al Zubaidi dall’Abha, Musona dall’Al-Riyadh e il portiere belga Coucke dal massimo campionato del Belgio. In extremis è poi arrivato il difensore Zouma che vanta una carriera quasi interamente in Premier con le maglie di Chelsea, West Ham, Everton e Stoke City.
Infine, merita un voto anche la Saudi Pro League che ha deciso, in corso d’opera, di accorciare i termini della campagna trasferimenti. Originariamente infatti la sessione doveva chiudersi il 6 ottobre, salvo poi decidere di anticipare al 2 di settembre cioè quasi in concomitanza con le altre leghe europee. Decisione saggia che merita un bell’8 in pagella.
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In apertura Moussa Diaby, l’acquisto più caro di tutta la Saudi Pro League. Foto: screenshot-2024-09-03-at-15-40-04-Moussa-Diaby-@moussadiabyofficial-•-Foto-e-video-di-Instagram.