La Saudi Pro League sfida il mondo del calcio dall’Arabia

L‘Arabia Saudita è in prima linea nel lanciare una sfida al panorama calcistico globale. Per i sauditi, l’arrivo di giocatori del calibro di Cristiano Ronaldo, Benzema, Milinković-Savić e altri campioni nel paese arabo rappresenta solo l’inizio di un progetto estremamente ambizioso sostenuto da risorse economiche illimitate.

L’Ascesa del Calcio Saudita nel Contesto Globale

Peter Hutton, dirigente della Saudi Pro League, originario del Regno Unito, ha espresso un’ampia fiducia nello sviluppo del calcio in Arabia Saudita. Ha dichiarato: “La Saudi Pro League è determinata a raggiungere il successo. Continueremo ad attrarre grandi giocatori, aumentando costantemente gli investimenti.” E ha aggiunto: “I nostri programmi di investimento sono stati in atto da diversi anni e non vedo segni di rallentamento. Con oltre quarant’anni di esperienza nel mondo dello sport, non ho mai visto un progetto così vasto e determinato a conseguire il successo.”

Hutton ha anche affrontato le critiche provenienti dall’Europa: “Il nostro progetto non implica affatto che l’Europa perderà il suo peso nel calcio futuro. Ritengo che la bellezza del calcio risieda nella sua forza globale. Quando Ronaldo ha firmato con l’Al-Nasr in Arabia Saudita, abbiamo suscitato l’interesse di oltre 170 paesi che hanno trasmesso il nostro campionato attraverso le loro emittenti.”

La Reazione della Premier League

È innegabile che il fenomeno dell’Arabia Saudita abbia scosso gli equilibri dei grandi club abituati a operare senza alcuna seria competizione. Questo fenomeno ha particolarmente influenzato la Premier League in Inghilterra. Anche personalità come Pep Guardiola, al comando del Manchester City che tradizionalmente ha cercato i migliori giocatori al mondo, sono rimaste sorprese: “L’Arabia Saudita ha rivoluzionato completamente il mercato.”

Da parte sua, Jurgen Klopp ha voluto esprimere la sua opinione riguardo a questo nuovo mercato che si sta aprendo in Arabia: “Trovo problematico il fatto che in Arabia Saudita ci sia una finestra di trasferimenti aperta nelle tre settimane successive alle chiusure dei grandi campionati europei. Questo ha sicuramente un impatto negativo sulle squadre del vecchio continente.”