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L’Arabia Saudita ha presentato il dossier di candidatura ai Mondiali del 2034
A cura di Cesare Tamborini
L’Arabia Saudita ha presentato alla FIFA il dossier di candidatura ufficiale per l’organizzazione della Coppa del Mondo nel 2034. L’evento è avvenuto ieri a Parigi dove, a margine delle Olimpiadi, la FIFA nei giorni scorsi aveva già organizzato una riunione con le nazioni ospitanti le future edizioni dei Mondiali.
Arabia Saudita che, ricordiamo, è l’unico Paese candidato ad organizzare i Mondiali del 2034 e che ha già, di fatto, la certezza di ospitare dopo che nei mesi scorsi il numero uno della FIFA Gianni Infantino aveva, senza mezzi termini, dichiarato che la Coppa del Mondo si terrà proprio nel Regno.
Tutti a Parigi
Nonostante sia quindi ormai certo che Riyadh organizzerà i Mondiali, l’iter per l’assegnazione ufficiale della FIFA World Cup 2034 non può venire meno. Ed è così che il Regno ha consegnato, perché doveroso farlo, nelle mani del massimo organismo calcistico mondiale il proprio dossier di candidatura. Dossier che è stato presentato da Sua Altezza Reale il Principe Abdulaziz bin Turki bin Faisal, Ministro dello Sport e Presidente del Comitato Olimpico e Paralimpico Saudita, dal Presidente della Federazione calcistica dell’Arabia Saudita (SAFF) Yasser Al Misehal e da due giovani talenti dei centri di formazione regionali affiliati alla SAFF.
Candidatura che nel Paese è resa possibile, come recita il dossier, “dall’impulso del Re Salman bin Abdulaziz Al Saud” e “dall’incrollabile sostegno fornito da Sua Altezza Reale il Principe Mohammed bin Salman bin Abdulaziz Al Saud, Principe ereditario e Primo Ministro”. Il tutto avendo come obiettivo la Saudi Vision 2030 che dovrà concretizzare quelle che sono le ambizioni e le aspirazioni sportive del popolo saudita.
Per i giovani
A sostegno della candidatura arrivano le parole di Sua Altezza Reale il Principe Abdulaziz bin Turki bin Faisal, Ministro dello Sport e Presidente del Comitato Olimpico e Paralimpico Saudita: “Estendo la mia più sincera gratitudine alla nostra leadership visionaria che ci ha permesso di raggiungere questa pietra miliare nella storia dello sport saudita. Esprimo inoltre un profondo ringraziamento a Sua Altezza Reale il Principe Ereditario e Primo Ministro per il suo incrollabile sostegno allo sviluppo del settore sportivo”.
“La candidatura dell’Arabia Saudita a ospitare la Coppa del Mondo FIFA 2034 – continua il dirigente sportivo – è una candidatura per il futuro. (…). Il coinvolgimento di due bambini che hanno presentato la candidatura incarna il contributo significativo dei giovani di questa grande nazione; i giovani sono il nostro più grande segmento di popolazione. Con la loro passione e il loro eccezionale talento in vari campi, tra cui il calcio, i nostri giovani sono la chiave per realizzare le ambizioni future del Regno”.
Per il popolo intero
A quanto appena riportato, il Presidente della SAFF Yasser Al Misehal ha aggiunto: “La campagna di candidatura segna il nostro fermo impegno a ospitare il più grande torneo di calcio del mondo e il profondo desiderio di far progredire lo sport e la qualità della vita del nostro popolo. L’amore del nostro Paese per il calcio è radicato nella storia e vogliamo dimostrare alla FIFA come sfrutteremo questo entusiasmo non solo nel 2034, ma per le generazioni a venire. Vogliamo creare un’eredità duratura che contribuisca a spingere la trasformazione dell’Arabia Saudita verso nuovi traguardi”.
Presidente federale che poi si sofferma sulla presenza, all’atto della presentazione del dossier, di due giovani calciatori: “L’inclusione dei due giovani talenti nella delegazione ufficiale saudita per la presentazione del libro di candidatura è un’iniziativa guidata dalla Federazione. Questa iniziativa è in linea con la crescita prevista del calcio saudita nei prossimi dieci anni e riflette le aspirazioni e le ambizioni del popolo saudita, nonché la sua passione per ospitare un’edizione eccezionale della Coppa del Mondo”.
Dove si giocherà?
Il “Bid Book”, questo è il nome ufficiale del dossier, contiene, tra le altre cose, l’elenco delle città che ospiteranno i match. Al momento ne sono previste cinque: oltre alla capitale Riyadh vi sono Jedda, Al Khobar, Abha e Neom alle quali se ne aggiungeranno altre dieci per, come recita il dossier, “raggiungere ogni angolo del Paese”. Le altre dieci località sono: Tabuk, Alula, Hail, Almadinah, Umluj, Taif, Al Baha, Jazan, Buraydah e Al Ahsa.
Svelati anche gli stadi dove si disputeranno le partite. King Salman International Stadium, King Fahad Sports City Stadium, Prince Mohammed Bin Salman Stadium, New Murabba Stadium, Roshn Stadium, Prince Faisal Bin Fahad Sports City Stadium, South Riyadh Stadium e King Saud University Stadium a Riyadh. King Abdullah Sports City Stadium, Qiddiya Coast Stadium, Jeddah Central Development Stadium, King Abdullah Economic City Stadium a Jedda. Aramco Stadium ad Al Khobar, King Khalid University Stadium ad Abha e Neom Stadium a Neom.
Road to Saudi Arabia 2034
Come detto in apertura, la presentazione del dossier è una parte dell’iter che porterà all’assegnazione ufficiale dei Mondiali. Il primo step di questo lungo e rigoroso “percorso” è datato ottobre dello scorso anno quando l’Arabia Saudita aveva annunciato, per bocca della SAFF, la sua intenzione di candidarsi. Il passo successivo, il secondo, è stato quello della presentazione ufficiale della campagna di candidatura. Ora siamo arrivati al terzo al quale seguirà il quarto (visite ufficiali della FIFA e valutazione completa della candidatura) fino poi alla proclamazione che avverrà l’11 dicembre di quest’anno.
Arabia Saudita che ha messo, e metterà, in campo il meglio per organizzare un evento che per i sauditi sarà “La migliore Coppa del Mondo di calcio di sempre” per, come ha dichiarato il Presidente della SAFF, “Impressionare il mondo”. Dichiarazioni che, essendo state rilasciate a Parigi, sembrerebbero un po’ figlie di quella grandeur transalpina che va a “contagiare” un po’ chiunque, specialmente in queste settimane olimpiche, si trovi nella Ville Lumière. Ma, ironia a parte, le parole della delegazione araba sono intrise di verità perché la grandeur in salsa saudita è svuotata di sciovinismo fine a sé stesso e si regge, da ieri, su di un “Bid Book” che raccoglie al suo interno, nero su bianco, numeri, tra i quali 15 stadi, 134 training sites e 16 aeroporti internazionali, da fare impressione a chiunque.
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In apertura il Presidente della FIFA Gianni Infantino con il dossier. Foto: Official account of the Saudi Arabia FIFA World Cup™ 2034.